In data 30 Marzo 2017 è stata firmata la dichiarazione MedFish4Ever volta a tutelare gli stock ittici del Mediterraneo e la prosperità ecologica ed economica della regione. La dichiarazione è stata sottoscritta a Valletta, Malta, a conclusione di una conferenza ministeriale in cui il Commissario europeo per l’ambiente, affari marittimi e pesca, Karmenu Vella, ha incontrato i ministri e le delegazioni di otto Stati membri (Spagna, Francia, Italia, Malta, Slovenia, Croazia, Grecia, Cipro), sette paesi terzi (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Turchia, Albania, Montenegro) e la Food and Agriculture Organization (FAO), per raggiungere una maggiore sostenibilità ambientale, economica e sociale della pesca nel Mediterraneo.
La dichiarazione MedFish4Ever di Malta è il risultato di un processo avviato dalla Commissione Europea a Catania nel febbraio 2016 e rappresenta un esempio concreto del successo della politica di vicinato dell’Unione Europea, stabilendo un programma di lavoro dettagliato per i prossimi dieci anni basato su obiettivi ambiziosi ma quanto mai concreti. La Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM) dirigerà lo sviluppo di sistemi nazionali di controllo e di sanzioni.
I punti salienti dell’accordo consistono in:
- un’adeguata raccolta di dati e valutazioni scientifiche di tutti i principali stock del Mediterraneo, da effettuare entro il 2020;
- un’elaborazione di piani di gestione pluriennali per le principali attività di pesca;
- un’eradicazione della pesca illegale entro il 2020, garantendo che tutti gli Stati membri dispongano del quadro giuridico e delle capacità umane e tecniche necessarie per adempiere alle loro responsabilità in materia di controllo e d’ispezione;
- un aiuto alle attività sostenibili di pesca e acquacoltura su piccola scala semplificando i meccanismi di finanziamento a favore di progetti locali.
ll Commissario Karmenu Vella, ha dichiarato: “La firma della dichiarazione MedFish4Ever di Malta sancisce la nostra volontà politica di realizzare azioni concrete nel settore della pesca e di altre attività che hanno un impatto sulle risorse alieutiche, dell’economia blu, dell’inclusione sociale e della solidarietà tra le sponde nord e sud del Mediterraneo. Spero che questa dichiarazione sia vista come una svolta verso un futuro migliore per i pescatori, le comunità costiere e le risorse della pesca.”
Per ulteriori informazioni si veda il comunicato stampa.
Giovanna Bagnardi