UE-Cile, siglato l’accordo per lo scambio di prodotti biologici

L’Unione europea e il Cile hanno firmato l’accordo, raggiunto lo scorso anno, sul commercio di prodotti agricoli biologici. L’accordo consiste in un riconoscimento dell’equivalenza delle norme e dei sistemi di controllo reciproci per quanto concerne la produzione biologica, che permetterà ai prodotti biologici dell’Unione di essere commercializzati in Cile senza ulteriori controlli. Il medesimo trattamento si applicherà a una serie di prodotti biologici cileni nell’UE. L’accordo protegge inoltre i loghi organici attualmente usati dall’Unione e dal Cile per i loro prodotti e prevede un sistema di cooperazione, scambio di informazioni e risoluzione delle controversie nel commercio di prodotti biologici.

Questo accordo è il primo riconoscimento bilaterale delle regole relative ai prodotti biologici con un Paese latino-americano, nonché il primo dei cosiddetti accordi di “nuova generazione” per lo scambio di tali prodotti. Fino ad ora, infatti, l’Unione ha optato o per accordi amministrativi sul riconoscimento dell’equivalenza per prodotti biologici, o per un riconoscimento unilaterale dell’equivalenza delle regole di produzione e dei sistemi di controllo biologici dei paesi terzi.

Il settore della produzione biologica in Europa ha registrato una crescita annuale intorno al 5,5% negli ultimi dieci anni e quasi il 6% delle terre disponibili per l’agricoltura nell’UE è destinato all’agricoltura biologica. L’accordo con il Cile darà un impulso alla produzione biologica e alle esportazioni dell’UE, contribuendo così a generare crescita e posti di lavoro.

Già nel 2016 Phil Hogan, Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, dichiarò, parlando dell’accordo con il Cile, che “questa intesa contribuirà a creare posti di lavoro e crescita per entrambi i partner, con la garanzia per i consumatori di un solido sistema di controllo“.

 

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Giovanna Bagnardi e Davide Scavuzzo

Nuovo sistema europeo di certificazione per prodotti biologici

La Commissione europea ha annunciato l’entrata in vigore, dal 19 aprile 2017, di un nuovo sistema di certificazione elettronica per monitorare meglio le importazioni di prodotti biologici.

Il nuovo sistema prevede un periodo transitorio di sei mesi, durante il quale il sistema cartaceo e quello elettronico coesisteranno. A partire dal 19 ottobre 2017, le importazioni biologiche saranno poi coperte solo dalla certificazione elettronica, al fine di migliorare la tracciabilità degli alimenti, rafforzare la sicurezza alimentare e limitare i rischi di frode nel mercato unico europeo; inoltre, l’onere amministrativo per gli operatori dovrebbe ridursi e le Autorità potranno disporre di dati più completi sulle importazioni di prodotti biologici.

D’ora in poi sarà necessario inserire i certificati d’importazione nel sistema esperto per il controllo degli scambi (TRACES). Questo sistema elettronico, che segue i movimenti dei prodotti alimentari all’interno del mercato unico, è accessibile dai partner commerciali e dalle Autorità competenti al fine di ottenere facilmente informazioni sul movimento dei prodotti ed accelerare le procedure amministrative.

 

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Giovanna Bagnardi e Davide Scavuzzo