Generazione Campolibero: 160 milioni di euro a sostegno dei giovani nell’agricoltura

Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali intende favorire il ricambio generazionale e la creazione di posti di lavoro nel settore dell’agricoltura con un piano da 160 milioni di euro tra risorse interne e fondi concessi dall’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) a seguito dell’autorizzazione della Banca Europea per gli Investimenti (BEI).
Le misure previste nel pacchetto “Generazione Campolibero” comprendono:

  • un fondo di private equity da 20 milioni di euro che supporterà la nascita e lo sviluppo di start-up innovative nel settore agricolo, agroalimentare e della pesca per una cifra massima di 4,5 milioni di euro a progetto;
  • un fondo di 30 milioni di euro resi disponibili a livello nazionale insieme ad ulteriori 50 milioni di euro previsti dall’accordo Ismea-BEI per la concessione di mutui a tasso zero a copertura degli investimenti effettuati da giovani imprenditori agricoli per un massimo di 1,5 milioni di euro a progetto;
  • 60 milioni di euro da destinare alla concessione di mutui a tasso agevolato della durata massima di 30 anni per l’acquisto di aziende agricole da parte di giovani che vogliono diventare imprenditori agricoli (apertura del bando a marzo 2016).

Il ministro Maurizio Martina ha affermato: “… vogliamo liberare le energie giovani per dare forza alla nostra agricoltura. Nei due anni di Governo abbiamo costruito azioni utili proprio per raggiungere questo obiettivo. Dallo scorso anno abbiamo aumentato gli aiuti europei destinati alle aziende condotte da giovani del 25% per 5 anni. Con gli strumenti operativi da questi giorni interveniamo sul fronte cruciale del credito e del sostegno agli investimenti innovativi. Investire in agricoltura non significa guardare al passato, ma interpretare con strumenti nuovi il futuro …”.

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© 2016 Studio Legale De Berti Jacchia Franchini Forlani

Approvato l’aiuto UE alla Tunisia: più importazioni di olio d'oliva “duty–free” ma con salvaguardie

Approvato l’aiuto UE alla Tunisia: più importazioni di olio d’oliva “duty–free” ma con salvaguardie

Con 475 voti a favore, 126 contrari e 35 astenuti, lo scorso 25 febbraio, il Parlamento europeo ha sostenuto la misura d’emergenza a sostegno dell’economia della Tunisia che prevede la possibilità di importare per due anni (i.e. 2016 e 2017), senza il pagamento di dazi doganali, 35.000 tonnellate di olio d’oliva.

Alla proposta iniziale sono state introdotte alcune misure correttive al fine di proteggere i produttori di olio d’oliva degli Stati membri dell’UE, in particolar modo l’Italia che è uno dei maggiori importatori di olio d’oliva. In particolare è stato introdotto l’obbligo di tracciabilità delle merci per avere la certezza che il “dazio zero” venga applicato soltanto all’olio di oliva effettivamente prodotto in Tunisia, ed è stata eliminata la possibilità di prolungare le misure di emergenza oltre i due anni previsti. Il Parlamento ha anche richiesto alla Commissione di presentare una valutazione intermedia dell’impatto di queste misure sul mercato UE.

In base a precedenti accordi la Tunisia gode già di una quota di importazioni a dazio zero per l’olio di oliva vergine per un volume pari a 56.700 tonnellate. La nuova quota extra pari a 35.000 tonnellate si applicherebbe solo una volta esaurita la normale quota già prevista e permetterebbe comunque di lasciare inalterata la quota di importazioni verso l’UE all’interno dell’attuale volume (145.200 tonnellate per il 2014/2015).

In un periodo di diffusa crisi economica, l’economia tunisina è stata ulteriormente e duramente colpita a causa degli attentati terroristici avvenuti nel 2015 contro la strada di democratizzazione intrapresa in seguito alla Primavera araba. Per questo motivo “… vogliamo che la Tunisia ce la faccia e dobbiamo aiutarla con misure concrete che promuovano subito la sua economia…” ha affermato la relatrice Marielle de Sarnez (ALDE, FR).

Sempre a tal fine, i deputati hanno altresì votato una separata risoluzione che sostiene i negoziati – iniziati ad ottobre 2015 – per la creazione di una zona di libero scambio con la Tunisia con l’obiettivo di trovare un accordo “progressivo e asimmetrico” per “contribuire alla stabilità della Tunisia, al consolidamento della sua democrazia e al rilancio della sua economia”.

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Destination Italia – per vendere all’estero il “prodotto italia"

Destination Italia – per vendere all’estero il “prodotto italia”
Lastminute.com e IntesaSanPaolo hanno dato vita a “Destination Italia”: un progetto ambizioso per il turismo italiano il cui obiettivo dichiarato è la valorizzazione all’estero degli asset chiave del nostro “sistema Paese”, quali il turismo, l’enogastronomia, la moda, moltiplicando le opportunita’ di viaggio e sviluppando il flusso e lo spending dei visitatori stranieri in Italia.

Prima edizione dei DBJ Awards

Prima edizione dei DBJ Awards

Desideriamo ringraziare tutti i partecipanti alla prima edizione dei DBJAwards:
Nella categoria “start up”

Atboat (turismo)
Cuochi a colori (food)
EdoApp (food)
Fanceat (food)
GeniusChoice (food)
Hoppy Fish (food)
Quomi (food)

Nella categoria “progetto d’impresa”
• Il bosco delle galline volanti (turismo)
Il Camping 2.0 (turismo)
Mastri speziali (food)
Pausa Viaggio (turismo)
Plins-experience (turismo)
Table Top (food)

and the winners are…:
– I premio start up dbj: GeniusChoice
– II premio start up dbj: EdoApp
– vincitore del premio “progetto DBJ”: Table Top