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In data 3 luglio 2017 sono entrate in vigore norme più semplici e più efficaci in materia di misure ambientali per gli agricoltori. Tali regole sono il risultato di una revisione degli obblighi di inverdimento effettuata nel 2016. Esse sono volte a semplificare il rispetto degli obblighi da parte degli agricoltori, in particolare per quanto riguarda le “aree di interesse ecologico” (AIE) e a rafforzare la protezione ambientale e la biodiversità.
Nell’ambito dell’impegno all’inverdimento (“greening”) le norme obbligano gli agricoltori a coltivare in conformità a pratiche vantaggiose per l’ambiente, come il mantenimento di pascoli permanenti, la diversificazione delle colture e la destinazione di almeno il 5% dei terreni coltivabili ad “aree di interesse ecologico”. Le caratteristiche delle AIE variano a seconda delle priorità nazionali e delle scelte agricole dei vari Stati membri e possono includere terreni pianeggianti, margini di campo, siepi e alberi, fasce tampone, o aree coltivate con determinati tipi di colture.
Alcune delle modifiche introdotte dalle nuove regole riguardano:
- la definizione di area di interesse ecologico e delle condizioni che devono essere soddisfatte per designarla come tale;
- le caratteristiche paesaggistiche delle AIE;
- il periodo consentito per la diversificazione delle colture;
- l’uso di pesticidi nelle AIE.
Le nuove regole devono essere applicate a livello nazionale a partire dal 2018, ma gli Stati membri restano liberi di iniziare ad attuarle da subito.
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Giovanna Bagnardi e Davide Scavuzzo