Si è tenuta settimana scorsa, giovedì 16 febbraio, la premiazione della terza edizione del PRODOTTO FOOD un conferimento dedicato a valorizzare le realtà imprenditoriali che più hanno puntato sulla Ricerca & Sviluppo e hanno saputo rispondere con l’innovazione alle richieste del consumatore moderno.
Presente sul palco per conferire il premio “innovazione” Massimiliano Gazzo, partner e responsabile dell’area tax di De Berti Jacchia Franchini Forlani, lo studio che ormai da qualche anno ha lanciato l’Osservatorio DBJWatch con la finalità proprio di monitorare l’innovazione e supportare le aziende più meritevoli sotto il profilo della capacità di innovare che operano nel mondo del food e del turismo.
Massimiliano Gazzo: “L’anno scorso noi per primi abbiamo premiato 2 start up e 1 progetto di impresa. Quest’anno, perfettamente in linea con lo scopo con cui è nato l’Osservatorio –e cioè essere un luogo che sia chiamato “casa” per chiunque sta lavorando per costruire innovazione in due settori chiave della nostra economia e identità: il buon cibo e l’accoglienza– siamo stati felici di premiare un’azienda come Parmareggio”.
Durante l’evento si è anche parlato delle nuove opportunità garantite da driver fiscali a supporto dell’innovazione che coinvolgono il ciclo completo delle attività interne alle aziende: dalla ricerca e sviluppo al prodotto finito attraverso l’innovazione di processo, la valorizzazione degli intangibles (basti pensare al patent box) e gli investimenti in nuovi impianti.
Continua Gazzo: “Proprio in riferimento a quest’ultima opportunità, quest’anno continuiamo a supportare le aziende che intendono innovare cercando di rendere più semplice il percorso per poter beneficiare dei rilevanti incentivi fiscali connessi al progetto di Industria 4.0 sviluppato in ambito governativo. E’ fondamentale portare le imprese a conoscenza di questi temi: noi abbiamo già prodotto un primo alert e stiamo organizzando l’evento “Industria 4.0: investimenti, produzione e innovazione” previsto la prima settimana di aprile in collaborazione con consulenti aziendali e docenti universitari”.