A seguito dell’intesa raggiunta nel dicembre 2015 dal Consiglio dell’Unione europea e dalla Commissione europea, il Parlamento europeo (“PE”) ha dato il primo via libera formale alle nuove regole per frenare il crescente afflusso nell’Unione europea (“UE”) di parassiti delle piante quali la Xylella fastidiosa, che ha devastato numerosi uliveti in Italia nel 2013. La Commissione Agricoltura del PE ha approvato tale piano con 35 voti a favore, quattro contrari e quattro astensioni.

Le misure previste includono (i) un meccanismo di valutazione preliminare al fine di identificare in maniera rapida piante e prodotti vegetali provenienti da paesi terzi che possono presentare parassiti o altri rischi alla salute delle piante; (ii) l’obbligo per gli Stati membri di stabilire programmi di indagini pluriennali per garantire la tempestiva individuazione di parassiti pericolosi e di creare piani di emergenza; (iii) la garanzia di un equo indennizzo per i produttori i cui impianti debbano essere sottoposti a misure di eradicazione per eliminare parassiti; e (iv) la possibilità per gli Stati membri di imporre misure di eradicazione anche in luoghi privati, ma solo nella misura necessaria per tutelare l’interesse pubblico.

è altresì prevista l’estensione del “certificato di salute” a tutte le piante importate da paesi terzi, indipendemente dal fatto che provengano da operatori professionali, servizi postali, clienti via internet o in bagagli di passeggeri, con l’eccezione per i viaggiatori che importano piccole quantità di piante particolari. Inoltre, il sistema di “passaporto delle piante” verrà esteso a tutti i movimenti di piante all’interno dell’UE, con l’esclusione dei prodotti forniti direttamente agli utenti finali, come nel caso dei giardinieri domestici.

Il testo così votato dalla Commissione Agricoltura del PE dovrà ora essere approvato dal Consiglio UE, per poi tornare di nuovo alla Commissione Agricoltura ed al PE in sessione plenaria per l’approvazione finale.

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